Tante volte abbiamo scritto di oggetti regalatici per il progettato museo, di libri per la Biblioteca, di documenti donatici o trovati nelle discariche.
Il materiale fin qui raccolto si è recentemente arricchito di un documento da conservare gelosamente in archivio. Il donatore è ancora una volta l'amico Totò Garretta che a ragione noi diciamo nostro valido collaboratore, alla pari dei tanti amici che da ogni dove mandano i loro articoli per questo periodico.
Ecco qui la riproduzione del documento regalatoci, che si rifà direttamente all'articolo sulla Banca di Badolato apparso sul n° 2/2005, pag. 28 de "La Radice". Questo è il libretto n° 1. Per soddisfazione nostra e dei lettori in qualche modo più vicini all'ambiente storico di cui si tratta, abbiamo cercato di risalire all'identità delle due intestatarie, al di là dei soli nomi e del cognome. Si tratta delle due sorelle, Maria Teresa e Caterina, figlie di mastro Francesco Guarna, bottaio, e sorelle di mastro Peppino Guarna, bottaio anche lui, che negli anni Venti dello scorso secolo ha costruito casa in piazza Santa Barbara (a Badolato) nella quale vive attualmente la figlia Provvidenza.
Le due sorelle erano produttrici di seta, in quanto allevatrici del relativo baco, e quindi infaticabili e brave tessitrici. Essendo nubili hanno "adottato" la nipote Teresa, altra figlia di Peppino, che poi ha sposato (don) Alfredo Iorfida, e oggi vive con i figli a Castrovillari.
A quanti euro corrispondono le novemila lire del 1927? Noi l'abbiamo calcolato, sia pure con un po' di difficoltà e qualche inevitabile inesattezza.

(Si ringrazia per le notizie forniteci la nostra collaboratrice Caterina Guarna, figlia del maresciallo di polizia Francesco Guarna di Peppino, pronipote quindi, la nostra collaboratrice, delle due sorelle intestatarie del libretto n° 1 della filiale di Badolato della Banca Cattolica di Calabria con sede in Cosenza)